IL TESORO DELLA LINGUA NAPOLETANA – di Simona Iaccio e Stefano Russo

Tra le pieghe della Lingua Napoletana si cela un patrimonio di saggezza, ironia e poesia popolare che merita di essere custodito e tramandato. Il Tesoro della Lingua Napoletana raccoglie 100 espressioni indimenticabili, suddivise in tre sentieri linguistici intrecciati: modi di dire, detti e proverbi, epiteti e malauguri. È proprio quest’ultima raccolta a condensare tutta l’irriverenza e il genio partenopeo.

Ogni voce è tradotta e contestualizzata, permettendo al lettore di gustarne il sapore autentico e imparare a usarla nel parlato quotidiano. Dall’ironia tagliente di “T’aggia abballà ’ncopp’ ô cerasiello”, alla saggezza disillusa di “O fruscià fa bbene â salute”, fino a “Tiene ’a capa per spartere ’e rrecchie!”, uno degli insulti più spassosi del repertorio, queste espressioni sono chiavi d’accesso a un mondo antico e pulsante, dove il linguaggio riflette l’anima collettiva di una città unica al mondo.

Questo libro è più di una raccolta: è un viaggio nella cultura popolare, scritto con amore, humour e uno sguardo attuale. Un’opera, nata sui social, che trova nella carta il suo respiro più profondo, per ridare voce – e sorriso – a un lessico che non smette mai di sorprendere.

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Notizie sull'autore

SIMONA IACCIO

STEFANO RUSSO

Tra le pieghe della Lingua Napoletana si cela un patrimonio di saggezza, ironia e poesia popolare che merita di essere custodito e tramandato. Il Tesoro della Lingua Napoletana raccoglie 100 espressioni indimenticabili, suddivise in tre sentieri linguistici intrecciati: modi di dire, detti e proverbi, epiteti e malauguri. È proprio quest’ultima raccolta a condensare tutta l’irriverenza e il genio partenopeo.

Ogni voce è tradotta e contestualizzata, permettendo al lettore di gustarne il sapore autentico e imparare a usarla nel parlato quotidiano. Dall’ironia tagliente di “T’aggia abballà ’ncopp’ ô cerasiello”, alla saggezza disillusa di “O fruscià fa bbene â salute”, fino a “Tiene ’a capa per spartere ’e rrecchie!”, uno degli insulti più spassosi del repertorio, queste espressioni sono chiavi d’accesso a un mondo antico e pulsante, dove il linguaggio riflette l’anima collettiva di una città unica al mondo.

Questo libro è più di una raccolta: è un viaggio nella cultura popolare, scritto con amore, humour e uno sguardo attuale. Un’opera, nata sui social, che trova nella carta il suo respiro più profondo, per ridare voce – e sorriso – a un lessico che non smette mai di sorprendere.