Cosma, voce narrante del racconto, è un professore di filosofia riservato e un po’ sognatore. Isaac, giornalista di origini israeliane, è il suo migliore amico, dal carattere estroverso e vulcanico. I due si conoscono dai tempi del liceo. Alle sei del mattino di un giorno imprecisato, Isaac trascina Cosma in un viaggio non programmato in Terrasanta. Arrivati a Gerusalemme i due amici si separano: Isaac corre a realizzare un servizio per il suo giornale e Cosma, per ingannare il tempo, visita il museo Yad Vashem e il giardino dei giusti tra le nazioni. Durante la passeggiata nel giardino, l’attenzione di Cosma è attirata da alcuni alberi che, improvvisamente, si animano. Un vecchio nonno albero racconta la storia di Ivo l’ulivo, un giovane alberello vissuto più di duemila anni prima in un giardino alle falde del Vesuvio, che mosso dal desiderio di visitare il mondo intero, impara a camminare. Ivo, durante il suo viaggio, incontra prima Marzia la gazza che gli insegna a non avere pregiudizi, poi, Dillo l’armadillo, strappato dal suo continente dalla furia di un uragano, che ha come unico scopo quello di tornare a casa a piedi, attraverso il grande mare oceano. Dillo, che rivela a Ivo di aver ascoltato due marinai romani parlare di Gesù di Nazareth, una specie di mago, capace di camminare sull’acqua, ha un piano: imbarcarsi come clandestino a bordo di una nave oneraria romana diretta al porto di Cesarea marittima, da lì, proseguire il viaggio alla ricerca di Gesù, imparare a camminare sull’acqua e far ritorno a casa. Ivo affascinato dal racconto di Dillo decide di aiutarlo nell’impresa. I due però salgono a bordo della nave sbagliata e sbarcano ad Alessandria d’Egitto. Lì fanno la conoscenza dell’asino Simòn. Simòn è stato legato a dei ceppi dal suo nuovo padrone, perché più volte ha tentato di fuggire dall’Egitto. In realtà anche Simòn ha un sogno da realizzare: rivedere e cullare il bambino che, una notte di circa trentatre anni prima, ha riscaldato in una stalla nei pressi di Betlemme. Quando Simòn scopre che Ivo e Dillo sono alla ricerca di Gesù, chiede loro di liberarlo e si offre di guidarli attraverso il deserto fino alla meta. Nel frattempo Malco, il capo delle guardie del Tempio di Gerusalemme, sta organizzando, per ordine di Caifa, la cattura di Gesù. Ivo, Dillo e Simòn giungono nel giardino del Getsemani proprio poco prima dell’arresto del Nazareno ma non riescono a parlargli. I tre compagni d’avventura, sconvolti dall’arresto di Gesù, seguono tutte le fasi della Passione. Quando i soldati romani decidono di abbattere un albero del Getsemani per fabbricare la croce su cui inchiodare il prigioniero, Ivo, in un impeto di generosità, offre la sua vita per salvare gli altri ulivi del giardino tra la disperazione di Dillo e Simòn che tentano invano di opporsi. Dopo la morte di Gesù, tanti frammenti del giovane ulivo, che desiderava girare il mondo, cominciano a viaggiare attraverso i continenti. Il sogno di Ivo, anche se in modo diverso, si realizza.
Cosma giace in terra, appoggiato a un tronco. Viene scosso da un poliziotto israeliano che gi chiede se sta bene. Si è trattato soltanto di un sogno.
La sera, in albergo, Cosma racconta tutto a Isaac che suggerisce di farne un racconto per bambini. Cosma, inizialmente riluttante, si lascia convincere e realizza il suo sogno nel cassetto: pubblicare un libro tutto suo.
Cinque anni dopo Cosma è in chiesa con la famiglia. È la Domenica delle Palme, la gente si scambia rametti d’ulivo in segno di pace. Cosma ripensa con tenerezza al personaggio di Ivo, il caparbio ulivo che voleva viaggiare per conoscere il mondo intero. Tante cose sono cambiate, Isaac si è ammalato gravemente. C’è un altro sogno, molto più grande, per cui vale la pena lottare ancora.