Chi è affetto dalla malattia azzurra scandisce la sua vita, i suoi impegni, le sue relazioni con il “mondo” in rapporto ai sintomi che la stessa produce al di là della partita. Gli anni si misurano in stagioni, l’anno non termina la vigilia di Capodanno, ma all’ultima di campionato. Così come il nuovo anno non inizia l’1 gennaio, ma il primo giorno del raduno estivo per la preparazione del campionato. E potremmo continuare all’infinito…
Questa raccolta di scritti ne è una fedele testimonianza.
Prefazione di Marco Ciriello.