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Partenopiade-Cronache di napoletani disagiati

Attraverso 15 esperienze diverse, il desiderio dell’autore è rispolverare la “lente d’ingrandimento” con cui si osserva la città, non senza cercare di rinvigorirne lo spirito d’osservazione; talvolta appannato da pigrizia, sfiducia e malcontento, che cozzano contro l’orgoglio, la tenacia e l’innata creatività dei partenopei.

Un libro forse unico nel suo genere, un’analisi serrata, obiettiva, spassosa e riflessiva della Napoli contemporanea; che, con efficacia, strizza l’occhio alla Napoli dei secoli scorsi, riscontrandone divertenti similitudini e paradossali convergenze.

Il risultato? Un volume fra i più esplosivi e originali degli ultimi tempi, con un finale sorprendente, che vi lascerà a bocca aperta.

 

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Notizie sull'autore

Christian Capriello

Christian Capriello

Nato a Napoli nell’Agosto del 1976, Christian Capriello vive e lavora a Napoli.
Sposato, un bimbo, amante dello sport, della poesia, della tecnologia di consumo e sperimentale, coltiva una particolare passione per il cinema americano.
Ha pubblicato “Derek Dolphyn e il varco incantato” e “Derek Dolphyn e l’Enig-Mago” (dic 2015, giu 2018, Tullio Pironti Editore), capitoli 1 e 2 dell’omonima saga fantasy.
Nell’Ottobre 2018, edito da “La Bottega delle parole” di San Giorgio a Cremano, scritto a 4 mani con Armando Grassitelli, pubblica “Come le Storie che cominciano”; volume che, nell’Aprile 2019, riceve l’importante premio “Partenope”, per “l’originalità e l’elevato valore artistico-letterario”.
Due suoi racconti, Killer Delice e Taxi Dreamer, sono risultati vincitori di 2 contest promossi da Edizioni Mea, e inseriti nelle raccolte “Napoli in Giallo” e “Il Dolore del Silenzio”.
Quella di Ottobre 2019 sarà la sua 3a partecipazione alla Fiera del Libro di Napoli “Ricomincio dai Libri”.

Sicuri di conoscere Napoli? Certi di coglierne appieno sfumature, peculiarità e contraddizioni? Città preceduta da illustre storia, dove tutto resta in divenire e dove il colore sovrasta il grigio di tante cose; onirica metropoli che non perde memoria di se stessa, anche quando le sue tradizioni sembrano inabissarsi nelle sabbie del tempo.

Ecco, se PARTENOPIADE – Cronache di napoletani disagiati ha uno scopo, è proprio questo.

Attraverso 15 esperienze diverse, il desiderio dell’autore è rispolverare la “lente d’ingrandimento” con cui si osserva la città, non senza cercare di rinvigorirne lo spirito d’osservazione; talvolta appannato da pigrizia, sfiducia e malcontento, che cozzano contro l’orgoglio, la tenacia e l’innata creatività dei partenopei.

Un libro forse unico nel suo genere, un’analisi serrata, obiettiva, spassosa e riflessiva della Napoli contemporanea; che, con efficacia, strizza l’occhio alla Napoli dei secoli scorsi, riscontrandone divertenti similitudini e paradossali convergenze.

Il risultato? Un volume fra i più esplosivi e originali degli ultimi tempi, con un finale sorprendente, che vi lascerà a bocca aperta.

Perché, a pensarci bene, vivere a Napoli non è cosa di tutti i giorni. Così come “essere napoletani” non è da tutti.

Perché Napoli non è una semplice città. Chi crede di poter affermare il contrario, si faccia avanti.

E mi raccomando. Non vi accalcate… 😉