Scie ad andamento lento

Stefano De Sanctis è un giovane scrittore. Il suo primo e unico romanzo si intitola ‘Scie ad andamento lento’. Dopo alcuni anni di monotona routine lavorativa in una rivista ed una relazione finita male, decide di ritornare a Cattolica, un luogo dove ha trascorso le estati della sua infanzia ed adolescenza  e che lo ha decisamente segnato. Quel luogo gli serve per provare a scrivere di nuovo. Li dove il Tirreno e l’Adriatico non sono mai stati così vicini, così complementari tanto da fondersi in un unico straordinario scenario di insenature, cale, spiagge a perdita d’occhio, scoscesi precipizi punteggiati di verde quale il Mediterraneo. Grazie alla conoscenza di Elena e ad un’altalena di vicende tra Napoli, sua città, e Cattolica, Stefano finalmente crea qualcosa di nuovo. I suoi dubbi, le sue paure fermeranno questa nuova fase della sua vita. La sensibilità creativa, artistica ed umana di Stefano De Santis trova finalmente  la sua manifestazione, attraverso un viaggio fra i due mari che diventa il viaggio nel proprio intimo, nella propria coscienza, nei desideri cercati e non appagati, nelle frustrazioni e nei punti di partenza e di arrivo. Il romanzo nel romanzo, espediente letterario già altre volte utilizzato, diventa qui l’espressione lirica della conflittualità interiore del protagonista attraverso registri stilistici completamente differenti che contribuiscono a rendere il lavoro molto accattivante per il lettore. Scie ad andamento lento è un romanzo che si può definire atemporale che trova la sua genesi e la sua forza letteraria in ogni gesto, sguardo, atteggiamento contrapposto alla frenesia liquida di oggi. I suoi dubbi, le sue paure fermeranno questa nuova fase della sua vita?

15.00

COD: ISBN 9788894474947 Categoria: Tag: , ,
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Book Details

Peso 0.250 kg
Dimensioni 21 × 15 × 1 cm

Notizie sull'autore

Giacomo Casaula

Giacomo Casaula

Giacomo Casaula nasce a Napoli il 27/10/1992 da genitori napoletani, e vive a Cava de’ Tirreni (SA).
Si diploma al Liceo Classico “Marco Galdi”, e all'
Comincia a fare teatro nel laboratorio sperimentale del Liceo, successivamente si iscrive all’Accademia teatrale Piccolo Teatro al Borgo.
Recita prima in ruoli da caratterista, e da comprimario per poi assurgere quale protagonista ne Il berretto a sonagli di L.Pirandello. Recita diretto da diversi registi in opere di Cechov, Molière, Baricco e E. De Filippo.
Prende parte a svariati eventi culturali e progetti didattici. Con il Parco Archeologico di Paestum, collabora alla realizzazione di laboratori didattici sulla performatività del mito classico sulla scena contemporanea.
Ha ricoperto l’unico ruolo maschile in Meteres, miscellanea di monologhi femminili della tragedia greca rappresentata nel teatro Parmenide di Ascea .
Nel 2011 è tra i vincitori del concorso letterario Premio Badia di Cava de’ Tirreni .
Ha dato vita a una serie di reading letterari di vario genere, fra cui la pièce teatrale “Nel ventre di Napoli”, raccolta di brani appartenenti alla letteratura napoletana, con l’introduzione di Annamaria Ackermann, celebre attrice napoletana e interprete di numerosissimi spettacoli.
Dal 2016 tiene il corso di Storia del Teatro per il laboratorio teatrale del teatro “Totò” di Napoli, mentre nel 2017 ha collaborato al laboratorio di formazione teatrale permanente tenuto da Ettore Massarese presso il teatro Sancarluccio di Napoli.
È condirettore artistico e protagonista, unitamente alla Ackermann, a Canessa, Fontanella e a Romano, della rassegna “Live in Villa Di Donato”.
Rappresentazione ambiziosa è stata “Serata per G”, omaggio e tributo al grande autore e compositore Giorgio Gaber, dove si è proposto in veste di cantante, attore e regista, calandosi appieno attraverso la recitazione di significativi monologhi nelle sfumature della tematica gaberiana.
Ha messo in scena spettacoli sul tema del sogno, attraverso le composizioni di Fabrizio De André accompagnate da brani scelti e monologhi di prosa classica e contemporanea.
Ha scritto e rappresentato i recital “Io che amo solo te”, panoramica di costume e musica sugli anni ’60, nonché “Penna, chitarra e cilindro”, eterogeneo contenitore delle più significative espressioni artistiche di De André, Gaber e Gaetano.
Ha diretto e interpretato lo spettacolo di Teatro-canzone “Il cappellaio magico" con monologhi scritti da lui e canzoni di Rino Gaetano.
Ha ideato e interpretato “Monologando”, recital emozionale da Shakespeare a Pirandello passando per Gaber fino ad arrivare a Modugno e ai Baustelle.
In anteprima nazionale, presso Villa di Donato, ha presentato il suo primo spettacolo inedito di Teatro-canzone intitolato “Nichilismi e Fashion Week”, incentrato sui temi delle mode che attraversano quotidianamente individualità e collettività, in una frizzante alternanza tra monologhi di prosa e canzoni, le cui musiche sono state scritte da Davide Trezza.
Da questo spettacolo è estratto il primo singolo, intitolato “Indie e De Gregori”, e il relativo videoclip, scritto e diretto da Stefano Poletti.
Attualmente collabora con Francesco Puccio, docente universitario nonché regista e autore teatrale di testi classici del mondo antico rielaborati in chiave contemporanea, sodalizio nato durante l’ultimo anno del Liceo, nel corso del quale ha interpretato sotto la sua direzione una riduzione teatrale de I caratteri di Teofrasto.
È stato giurato e responsabile della sezione spettacolo nella edizione 2017 di questo concorso, esprimendosi ancora una volta in un recital di prosa, musica e poesia .
L’esperienza ha fatto crescere la sua passione per la lettura e la scrittura e lo ha stimolato a intraprendere la stesura del romanzo “Scie ad andamento lento”, influenzata e “graffiata” proprio dalla conoscenza di Francesco Carofiglio e soprattutto di Pier Vittorio Tondelli.

Stefano De Sanctis è un giovane scrittore. Il suo primo e unico romanzo si intitola ‘Scie ad andamento lento’. Dopo alcuni anni di monotona routine lavorativa in una rivista ed una relazione finita male, decide di ritornare a Cattolica, un luogo dove ha trascorso le estati della sua infanzia ed adolescenza  e che lo ha decisamente segnato. Quel luogo gli serve per provare a scrivere di nuovo. Li dove il Tirreno e l’Adriatico non sono mai stati così vicini, così complementari tanto da fondersi in un unico straordinario scenario di insenature, cale, spiagge a perdita d’occhio, scoscesi precipizi punteggiati di verde quale il Mediterraneo. Grazie alla conoscenza di Elena e ad un’altalena di vicende tra Napoli, sua città, e Cattolica, Stefano finalmente crea qualcosa di nuovo. I suoi dubbi, le sue paure fermeranno questa nuova fase della sua vita. La sensibilità creativa, artistica ed umana di Stefano De Santis trova finalmente  la sua manifestazione, attraverso un viaggio fra i due mari che diventa il viaggio nel proprio intimo, nella propria coscienza, nei desideri cercati e non appagati, nelle frustrazioni e nei punti di partenza e di arrivo. Il romanzo nel romanzo, espediente letterario già altre volte utilizzato, diventa qui l’espressione lirica della conflittualità interiore del protagonista attraverso registri stilistici completamente differenti che contribuiscono a rendere il lavoro molto accattivante per il lettore. Scie ad andamento lento è un romanzo che si può definire atemporale che trova la sua genesi e la sua forza letteraria in ogni gesto, sguardo, atteggiamento contrapposto alla frenesia liquida di oggi. I suoi dubbi, le sue paure fermeranno questa nuova fase della sua vita?