I silenzi spezzati

“…i silenzi spezzati, sono tutti quei silenzi degli innamorati, che non raggiungono il loro obiettivo finale..”

La storia di un amore che nasce e si sviluppa all’interno di una compagnia teatrale durante una tournèe, sullo sfondo di una Napoli intatta nella sua bellezza di luoghi e di parole. Due vite che si incontrano intrecciandosi con altre vite, altri luoghi, speranze, attese, sogni, realtà che travalicano il quotidiano. Due vite all’interno di una comunità molto particolare quale quella di una compagnia teatrale, un microcosmo pieno di emozioni condivise. Un percorso che si snoda attraverso avvenimenti piccoli e grandi che faranno arrivare i protagonisti ad una serie di scelte determinanti per le loro vite.

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Notizie sull'autore

Antonio De Rosa

Antonio De Rosa

Antonio De Rosa è un attore, sceneggiatore, regista teatrale e scrittore.
Nato nel 1967. E' napoletano "Forcellese", ha riscritto e adattato con Alfonso Liguori, in napoletano del 1875, Il giardino dei ciliegi, di Anton Pavlovic Cechov, "Nu ciardino d' 'e cerase", per Opera Edizioni.
Sempre con Liguori, riscritto e adattato in napoletano del 1958, King Lear, di Shakespeare, " 'O Rrè".
Stesso lavoro ma procedimento ancor più elaborato per "La dodicesima notte" di
Shakespeare " Ll' urdema notte 'e ll' Epifanìa" in napoletano del 1604, con musiche del M° Antonio Gillo.
Ha riscritto con Alfonso Liguori, su libretto d’opera di Valerio Valeriani, un adattamento al maschile, in versi, de " La serva padrone ", di Pergolesi: Lu servo padrone.
Nel 2017, partecipa e arriva alle finali del Premio Riccione con " 'E femmene meje ".
Nel 2014, scrive con Claudio Insegno e Francesco Arienzo la sceneggiatura de" All'improvviso un uomo ", regia di Claudio Insegno, con Massimiliano Gallo.
Ha raccolto, " Puntino bianco ", tutti i pensieri e poesie del suo percorso, dal 1989.

“…i silenzi spezzati, sono tutti quei silenzi degli innamorati, che non raggiungono il loro obiettivo finale..”

La storia di un amore che nasce e si sviluppa all’interno di una compagnia teatrale durante una tournèe, sullo sfondo di una Napoli intatta nella sua bellezza di luoghi e di parole. Due vite che si incontrano intrecciandosi con altre vite, altri luoghi, speranze, attese, sogni, realtà che travalicano il quotidiano. Due vite all’interno di una comunità molto particolare quale quella di una compagnia teatrale, un microcosmo pieno di emozioni condivise. Un percorso che si snoda attraverso avvenimenti piccoli e grandi che faranno arrivare i protagonisti ad una serie di scelte determinanti per le loro vite.

Attraverso la “voce narrante” del giovane attore, che investe in questo spettacolo le sue speranze di successo, le vicende di Giorgio e Veronica prendono corpo. E’ una narrazione nella quale si intrecciano la quotidianità della compagnia teatrale, con le sue difficoltà, le sue peripezie, le piccole tragedie e la gestione da “padre padrone” del capocomico, e l’evolversi della storia d’amore dei due protagonisti. Una narrazione che cerca di restare nei binari di una cronaca fedele, ma che inevitabilmente si fa trascinare dal crescendo del pathos di tutta la vicenda.

L’epilogo sarà senza commento, come deve essere, perché ogni lettore tragga le sue conclusioni e possa giudicare con il metro del proprio cuore e delle proprie sensazioni l’intera vicenda nella sua totalità. Non una semplice storia d’amore tra un uomo e una donna, ma una storia dove si parla di amore su più livelli: l’arte, la città, l’amicizia, i tradimenti, gli equivoci, la malattia, sentimenti che abbracciano il vivere complessivo. Un microcosmo particolare dove ognuno può ritrovare una parte di sé.